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RICERCA FONDI: Acqua potabile per la comunità di Oulampane – 4a Fase


  • Finalità progetto

  • Costo totale

  • Beneficiari

  • Sostenuto da

Finalità progetto

La quarta fase del progetto si prefigge di fornire permanentemente acqua potabile a sufficienza (35 l/giorno per persona) a 4 villaggi e ad un quartiere di un’altro villaggio della comunità di Oulampane. Ciò tramite l’estensione di un acquedotto realizzato nel 2015 dalla CEU con il partenariato locale e che ha già permesso di allacciare 5 villaggi  della stessa comunità alla rete d’acqua potabile

Ciò permetterà di migliorare l’accesso all’acqua potabile e quindi le condizioni di vita e sanitarie della popolazione abbassando la mortalità infantile e le malattie legate all’acqua insalubre e incrementando la frequentazione scolastica da parte delle ragazze altrimenti dedite all’approvvigionamento in acqua della famiglia. Il progetto si propone inoltre di ridurre la povertà della popolazione rurale che potrà trarre beneficio da infrastrutture di base efficienti con importanti ricadute sull’agricoltura e l’allevamento.

Non da ultimo, la tecnologia a energie rinnovabili utilizzata (pannelli fotovoltaici) per alimentare la pompa ad immersione che attinge l’acqua dalla falda freatica a 150 metri di profondità, aiuterà a contenere il riscaldamento climatico oltre a fornire un bene prezioso come l’acqua ad un prezzo molto più accessibile rispetto ad altre tecnologie.

Obiettivi dell’Agenda 2030:

Principalmente:

  • Obiettivo 3: Salute e benessere. Garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti, a tutte le età.

  • Obiettivo 6: Acqua pulita e igiene. Garantire la disponibilità e la gestione disponibile di acqua e servizi igienici per tutti.

In parte:

  • Obiettivo 10: Ridurre le disuguaglianze all’interno dei e fra i Paesi

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Il progetto

Il progetto strutturato in diverse fasi ha come obiettivo finale la costruzione di una struttura idrica che permetta di servire la popolazione di 9 villaggi (ca. 4’300 abitanti) della Zona 1 della comunità rurale di Oulampane con acqua potabile di ottima qualità.

La quarta fase prevede l’estensione della rete idrica tramite la posa di condotte di circa 9’000 ml alla quale saranno allacciati 69 rubinetti privati e 11 rubinetti comunitari (scuole, foyer, ritrovi religiosi). Ulteriori 824 persone saranno servite dalla rete idrica.

Sono inoltre previste anche la sensibilizzazione sull’adozione di buone pratiche nell’approccio all’acqua (utilizzo, stoccaggio e consumo) e in materia igienico-sanitaria (cura del proprio corpo e dell’ambiente circostante) attraverso l’azione di animatori locali formati e la realizzazione di uno studio sull’incidenza della dissenteria in Casamance (fase II).

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Aggiornamento aprile 2024

La recente visita in Casamance di una delegazione della CEU ha consentito di mettere a punto gli ultimi dettagli dell’operazione. È stato organizzato un incontro con il Comité de Gestion che raggruppa i rappresentanti di tutti i villaggi allacciati o ancora da allacciare all’impianto. Durante questa riunione si è discusso dei reciproci impegni e si è fatto il punto sulle condizioni tecniche della rete e sulla sua gestione. Il ruolo di questo organismo è infatti fondamentale, poiché vigila sul buon funzionamento del forage, assicura la supervisione tecnica della rete idrica, intervenendo in caso di guasto ai rubinetti o di perdite nelle tubature, si occupa di emanare le fatture e di incassare ogni due mesi le bollette sulla base dei consumi fatti registrare da ogni singolo utente allacciato.

(…) Nelle scorse settimane i nostri collaboratori locali hanno completato la mappatura dell’area interessata dall’estensione della rete idrica e hanno preso contatti con le autorità locali (in particolare, con il Ministère Sénégalais de l’Hydraulique) per valutare la possibiità che la gestione dell’impianto di Marougoune possa rimanere anche in futuro sotto la responsabilità della popolazione locale mediante il Comité de Gestion. Si eviterebbe così il rischio che l’assegnazione, da parte dello Stato, di un mandato di gestione dell’impianto a un privato possa comportare un aumento delle bollette a carico degli utenti. Affaire à suivre.

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IN CORSO: Progetti bio-agricoli nella Bassa Casamance


  • Finalità progetto

  • Costo totale

  • Beneficiari

  • Sostenuto da

Finalità progetto

Oltre a migliorare le condizioni di vita della popolazione locale, il progetto contribuirà direttamente e indirettamente alla conservazione delle risorse naturali nell’area d’insediamento. L’utilizzo di una fonte di energia pulita si accompagna infatti alla scelta di non utilizzare fertilizzanti chimici, optando per la produzione biologica.

Il progetto contribuirà inoltre, oltre che a contrastare l’insicurezza alimentare e l’ampliamento della dieta alimentare, a migliorare le condizioni di lavoro delle donne e dei giovani dei villaggi. Generando reddito, questi due gruppi vulnerabili rafforzeranno la loro posizione sociale nelle famiglie, frenando l’esodo rurale.

Oltre ad essere luogo di lavoro, un perimetro è anche un luogo di aggregazione e di scambio sociale che può rafforzare la dinamica comunitaria favorendo lo sviluppo ed il rafforzamento del ruolo della donna nell’economia locale.

Obiettivi dell’Agenda 2030:

Principalmente:

  • Obiettivo 2: porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare l’alimentazione e promuovere l’agricoltura sostenibile

Parzialmente:

  • Obiettivo 1: Sradicare la povertà in tutte le sue forme e ovunque nel mondo
  • Obiettivo 5: raggiungere l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di donne e ragazze
  • Obiettivo 12: garantire modelli di consumo e produzione sostenibili

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SILINKINE


Il progetto bio-agricolo ha esordito a Silinkine
(giugno 2022 – marzo 2023)

Silinkine è il primo tassello del progetto nel quale la CEU ha deciso di investire le proprie energie per i prossimi anni. I buoni rapporti con la popolazione del villaggio, stabiliti in precedenza con la realizzazione di altri progetti, in particolar modo la scuola dell’infanzia, offrivono buone garanzie di collaborazione.
La CEU ha così potuto sottoscrivere un rapporto di collaborazione con l’Association Villageoise de Silinkine con l’obiettivo di sfruttare un terreno agricolo di 4 ettari.

E’ ormai operativo da alcuni mesi:

Nel mese di novembre 2023 i 124 membri dell’Association Villageoise de Silinkine, in maggioranza donne, hanno iniziato a sfruttare l’enorme terreno agricolo (equivalenti a sei campi di calcio) che la CEU ha attrezzato mediante la posa di una recinzione metallica di 900 metri lineari, lo scavo di un pozzo di 21 metri di profondità, la posa di una pompa alimentata da sei pannelli solari di 260 Watts ciascuno e di due serbatoi sopraelevati di 2’000 litri, la costruzione di nove bacini di stoccaggio dell’acqua e l’allacciamento di nove rubinetti i a una canalizzazione di 850 metri, la fornitura di sementi e di attrezzature per l’irrigazione manuale. Il perimetro è stato suddiviso in due parti distinte: una destinata alla produzione biologica di ortaggi, l’altra all’arboricoltura. Il tutto senza l’uso di fertilizzanti chimici.

Una formazione bio-agricola e l’accompagnamento degli attori locali completerà il progetto.


  • Il progetto di Silinkine

    giugno 2022 – marzo 2023

  • Il progetto di Silinkine

    giugno 2022 – marzo 2023

  • Il progetto di Silinkine

    giugno 2022 – marzo 2023

  • Il progetto di Silinkine

    giugno 2022 – marzo 2023

  • Il progetto di Silinkine

    giugno 2022 – marzo 2023

  • Il progetto di Silinkine

    giugno 2022 – marzo 2023

  • Il progetto di Silinkine

    giugno 2022 – marzo 2023

  • Sessione di formazione bioagricola a Silinkine

    Maggio 2023

  • Sessione di formazione bioagricola a Silinkine

    Maggio 2023

  • Sessione di formazione bioagricola a Silinkine

    Maggio 2023

  • Sessione di formazione bioagricola a Silinkine

    Maggio 2023

  • Sessione di formazione bioagricola a Silinkine

    Maggio 2023

  • Sessione di formazione bioagricola a Silinkine

    Maggio 2023

  • Sessione di formazione bioagricola a Silinkine

    Maggio 2023

  • Sessione di formazione bioagricola a Silinkine

    Maggio 2023

Sopralluogo aprile 2024

Il recente sopralluogo a Silinkine ha confermato il pieno successo dell’iniziativa. Qui siamo partiti da zero: una superficie di quattro ettari è stata dapprima recintata e poi dissodata. Rispetto allo scorso anno, l’area che le donne attive sul perimetro hanno iniziato a lavorare è stata notevolmente ampliata. Vi coltivano cipolle, bissap, angurie, cavoli, peperoncini, diakatou, patate, gombo e pomodori. Prodotti che vengono in buona parte immessi nei mercati locali oppure venduti direttamente dalle produttrici ad acquirenti che si recano sul terreno. Contrariamente a quanto avviene in Europa, dove i prodotti biologici hanno ancora costi superiori a quelli ottenuti facendo ricorso a concimi e ad antiparassitari chimici, in Senegal non ci sono differenze di prezzo. Gli ortaggi bio sono perciò molto più concorrenziali e ricercati dai consumatori soprattutto perché si conservano più a lungo.

  • Sopralluogo delegazione CEU

    Aprile 2024

  • Sopralluogo delegazione CEU

    Aprile 2024

  • Sopralluogo delegazione CEU

    Aprile 2024

  • Sopralluogo delegazione CEU

    Aprile 2024

  • Sopralluogo delegazione CEU

    Aprile 2024

  • Sopralluogo delegazione CEU

    Aprile 2024

  • Sopralluogo delegazione CEU

    Aprile 2024

DJIKESSE

Il progetto bio-agricolo a Djikesse prima dei lavori

(situazione febbraio 2023)

  • I FERRI PER L’ARMATURA DEL SUPPORTO DEI SERBATOI

  • le fondazione 1

    le fondazioni 3

    LE FONDAMENTA DEL SUPPORTO DEL SERBATOIO

  • INIZIO DELLO SCAVO DEL POZZO

  • LE SAGOME DEL POZZO

  • INSTALLAZIONE PANELLI SOLARI

  • mARZO 24

Il progetto bio-agricolo prosegue a Djikesse.

Aggiornamento ad aprile 2024

A Djikesse la CEU è in un certo senso vittima della bontà del progetto e dell’interesse che questo ha suscitato presso la comunità. Dopo aver scavato un nuovo pozzo e installato una pompa alimentata da un impianto solare, si è infatti assistito a un notevole aumento di donne che hanno chiesto di poter coltivare una porzione di terreno. Ciò ha determinato un aumento considerevole del consumo d’acqua. La capacità del pozzo si è presto rivelata insufficiente a soddisfare le nuove esigenze, obbligando la CEU a correre immediatamente ai ripari con l’iserzione nel pozzo esistente di una “pointe filtrante” che permette di attingere l’acqua ad una profondità maggiore.

MLOMP HASSOUKA

Il progetto bio-agricolo inizia anche a Mlomp Hassouka (28.02.2024 situazione prima dei lavori)

MLOMP KADIANKA

…e a Mlomp Kadianka (28.02.2024 situazione prima dei lavori)

DIOULOULOU

https://www.youtube.com/watch?v=tJ2JkQGyVNM
(visita preliminare nel febbraio 2023)

…e a Diouloulou inizieranno nella prima meta del 2024

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Costruzione di una scuola materna a Kagnarou – Senegal


  • Finalità progetto

  • Costo totale

  • Beneficiari

  • Sostenuto da

Finalità progetto

Collaborare con il villaggio di Kagnarou con l’obiettivo di costruire e di rendere operativa e gestibile autonomamente una scuola d’infanzia destinata ad accogliere un massimo di 120 bambini fra i 3 e i 6 anni di età. La costruzione della struttura consente alle madri di affidare i loro bambini ad una équipe di insegnanti formate adeguatamente dallo Stato mentre loro si dedicano ai lavori agricoli. I bambini ricevono una formazione prescolare che consente loro di affrontare in seguito la scolarità obbligatoria con maggiori possibilità di successo.

Obiettivi dell’Agenda 2030:

Principalmente:

  • Obiettivo 4: Garantire un’istruzione di qualità inclusiva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento continuo per tutti
  • Obiettivo 5: Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di tutte le donne e ragazze

In parte:

  • Obiettivo 10: Ridurre le disuguaglianze all’interno dei e fra i Paesi

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Il progetto

Il progetto prevede la costruzione di un complesso edilizio che potrà finalmente ospitare in una struttura adeguata tre sezioni di asilo, fino a 40 bambini per sezione, ampliabile a cinque a dipendenza dell’evoluzione demografica. Le aule, gli spazi amministrativi e gli spazi comuni saranno completati con arredo adeguato. Verrà pure fornita una piccola biblioteca.

La grande corte esterna, protetta da un muro di recinzione, sarà piantumata, in parte adibita ad orto didattico e attrezzata con giochi.

La nuova struttura permetterà ai maestri assegnati dallo Stato Senegalese di svolgere il programma educativo previsto in condizioni logistiche, sanitarie e di sicurezza adeguate. I bambini beneficeranno così delle migliori condizioni per il loro sviluppo e della migliore preparazione possibile per l’ingresso nella scuola primaria.

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Il cantiere

La costruzione del complesso prescolastico è affidata al GIE Yuley , con il quale CEU collabora da anni. Il progetto prevede la partecipazione attiva della popolazione del villaggio di Kagnarou fornendo manodopera non qualificata sul cantiere, l’approvvigionamento di quest’ultimo in sabbia, acqua e legname. Le maestranze impiegate sul cantiere verranno ospitate con vitto e alloggio dalla popolazione del villaggio.

Il complesso prescolastico verrà realizzato con mattoni ecologici di produzione locale. I mattoni vengono prodotti con una pressa manuale con un minimo contenuto di cemento. L’argilla che è il materiale che costituisce il 70% del materiale per la produzione dei mattoni viene reperita localmente. La loro messa in opera avviene a secco (senza apporto di malta).

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La realizzazione

NUOVA  SCUOLA MATERNA  A  KAGNAROU

Da ottobre 2022  i bambini della scuola dell’infanzia possono seguire le attività didattiche nella nuova struttura, tassello mancante del comprensorio scolastico del villaggio, che già da tempo disponeva  di una sede di scuola media  e di una scuola elementare che accolgono anche allievi di alcuni villaggi vicini. Vari problemi legati alla pandemia hanno purtroppo dilatato i tempi di costruzione protrattisi più a lungo del previsto.

L’ anno scolastico 2022-2023 è quindi felicemente iniziato a Kagnarou, villaggio di circa 2500 abitanti, situato nel nord della Casamance e  appartenente alla comunità di Sindian, dove la Ceu aveva già realizzato altri progetti. La zona, in prossimità del confine col Gambia, è da tempo toccata da problematiche politiche, che hanno contribuito notevolamente alla riduzione degli interventi statali.

Nell’aprile 2022, una delegazione della Ceu aveva visitato il cantiere di Kagnarou,  ultimo progetto in ambito scolastico.

In quell’occasione era stato possibile incontrare le autorità locali, i vari rappresentanti della popolazione, nonché insegnanti e bambini in attesa di inaugurare la nuova sede all’inizio dell’ anno scolastico, beneficiando di condizioni logistiche, sanitarie e di sicurezza mirate ad una miglior preparazione possibile per l’ingresso nella scuola primaria.

Durante il mese di novembre 2022 una delegazione Fosit, accompagnata dai rappresentanti Ceu in Senegal, è stata accolta con entusiasmo alla scuola dell’infanzia di Kagnarou, apprezzandone la realizzazione.

La realizzazione del progetto (costo totale CHF 128’793.-) è stata possibile grazie al finanziamento al 50% della DSC (Direzione dello Sviluppo e della Cooperazione, agenzia del Dipartimento federale degli affari esteri) tramite la Fosit e la Fondazione Adiuvare che ha coperto il rimanente 50%.

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Progetto di risanamento di alcune strutture realizzate da CEU nel corso degli anni nella regione di Ziguinchor


  • Finalità progetto

  • Costo totale

  • Beneficiari

  • Sostenuto da

Finalità progetto

Rendere le strutture conformi alle basilari norme d’igiene permettendo al personale sanitario di offrire assistenza e accoglienza di qualità agli abitanti bisognosi di cure mediche di base o di assistenza al parto

Obiettivi dell’Agenda 2030:

Principalmente:

  • Obiettivo 3: garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età

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  • Mampalago

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Il progetto

Questo progetto, avviato a seguito di un’attenta valutazione dei nostri collaboratori locali, riguardava strutture sanitarie realizzate da CEU anni addietro.

Le costruzioni mostravano infatti chiari segni di decadimento attribuibili sia al logorio del tempo che alle conseguenze delle intemperie.

La precaria situazione delle strutture, a disposizione soprattutto delle donne, per assistenza al parto e cure pediatriche, non garantiva più la sicurezza e tantomeno una qualità delle cure in condizioni igieniche ottimali.

 Nei mesi di gennaio e febbraio 2020 sono stati effettuati gli interventi necessari nei dispensari-maternità di Mampalago (costruito nel 2004) e Bourek (risalente al 1992).

 A Mampalago si è proceduto innanzitutto col rifacimento del tetto, rinnovando la vecchia travatura e sostituendo le tegole con lastre ondulate in alluminio che risultano più durature.

Nei locali di assistenza ai pazienti, interamente ridipinti, si è resa necessaria la sostituzione del pavimento nonché l’applicazione delle piastrelle alle pareti. Per concludere si è proceduto al rinforzo del muro esterno del dispensario pesantemente danneggiato.

 Al dispensario–maternità di Bourek (risalente al 1992) si è ritenuto opportuno intervenire sui muri portanti che presentavano delle crepe.

Nei locali di intervento, totalmente ridipinti, si è proceduto con la sostituzione delle piastrelle del pavimento.

 L’ intervento più importante è stato realizzato a Ouniok (costruito nel 2008), dove il locale dispensario necessitava una ristrutturazione più massiccia.

 L’intervento necessario, riguardante soprattutto l’impianto elettrico e l’approvvigionamento idrico, è stato realizzato a inizio 2021.

In particolare si è effettuato il rinnovo dell’impianto fotovoltaico, comprendente l’istallazione di nuovi pannelli, batterie e accessori per l’illuminazione notturna, al fine di garantire migliori condizioni di lavoro alla levatrice a all’infermiere.

Per evitare agli abitanti lunghe trasferte per la ricarica dei telefoni, sono state pure istallate due prese a questo scopo.

Per garantire un adeguato approvvigionamento idrico si è proceduto all’istallazione di un nuovo impianto che alimenta una pompa solare per il riempimento di una cisterna di un metro cubo, montata su un supporto metallico di 4m. Grazie alla presenza di un pozzo con una profondità di 28 m, offre acqua al dispensario, alle toilettes, alla scuola e ad alcune abitazioni nelle immediate vicinanze.

A complemento dei lavori effettuati, l’edificio è stato interamente ridipinto.

 Le popolazioni dei villaggi sono coinvolte nella formula dell’approccio partecipativo, che prevede la responsabilizzazione delle comunità locali nella gestione delle strutture. Da parte sua la CEU fa affidamento sui suoi collaboratori per garantire un costante monitoraggio e, all’occorrenza, una formazione adeguata a chi a livello di villaggio o di quartiere, è chiamato a prestare la sua opera di sorveglianza e manutenzione.

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Sostegno alle donne del villaggio di Ouniok nella realizzazione di un progetto agricolo per la produzione ortofrutticola


  • Finalità progetto

  • Costo totale

  • Beneficiari

  • Sostenuto da

Finalità progetto

Sviluppo di un perimetro agricolo, destinato alla coltivazione di alberi da frutta (aranci, mandarini, limoni, manghi, anacardi, eucaliptus) e di ortaggi (cipolle, pomodori, jaxatu, gombo, bissap) su una superficie di 4 ettari, data in concessione dal Comune di Ouniok all’associazione Union des femmes de Ouniok/Bagnapang (UFOB) precedentemente costituita.

Obiettivi dell’Agenda 2030:

Principalmente:

  • Obiettivo 2: Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare l’alimentazione e promuovere l’agricoltura sostenibile

  • Obiettivo 5: Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di tutte le donne e ragazze
  • Obiettivo 12: Garantire modelli di consumo e produzione sostenibili

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Il progetto

La scelta da parte della CEU di intervenire nel villaggio di Ouniok, a sostegno dell’associazione UFOB, è stata dettata da ragioni fondate.

Occorre innanzitutto ricordare che, nello stesso villaggio, la CEU in passato aveva già promosso interventi di cooperazione. Partendo da esigenze comprovate del villaggio e da una specifica richiesta avanzata dal locale Comité de santé, nel 2008, si era effettuata la costruzione di una maternità. La popolazione aveva contribuito in maniera esemplare alla realizzazione del progetto, partecipando attivamente ai lavori.

In un secondo tempo, grazie a CEU la scuola elementare aveva ricevuto un’importante fornitura di materiale didattico.

La buona riuscita di questi progetti aveva permesso di stabilire rapporti di reciproca fiducia col villaggio e con i suoi rappresentanti (autorità politiche, direttore delle scuole , Imam ecc)

A sostegno della decisione di accogliere favorevolmente la richiesta del progetto, manifestata direttamente a membri del comitato durante una visita a fine 2017, si è aggiunta anche la convinzione, acquisita negli anni di attività in Casamance e confermata dalla presenza più che decennale sul territorio, che il partenariato con gruppi di donne già organizzate in progetti concreti è garanzia di successo.

Dopo un attento esame del dossier del progetto, consegnato dalla presidente dell’associazione, Bintou Badji, e sentito il parere di alcuni collaboratori locali che vantano una formazione e un’esperienza pluriennale quali animatori agricoli, la CEU ha deciso di affrontare l’impegno finanziario che riguardava i seguenti interventi:

  • recinzione del terreno
  • scavo di un pozzo di 12 m
  • fornitura e posa di una pompa solare e di un serbatoio sospeso per la raccolta dell’acqua
  • posa di canali di irrigazione e costruzione di bacini per la raccolta dell’acqua
  • fornitura di otto bacini per la ritenzione e la ridistribuzione dell’acqua
  • fornitura di attrezzi agricoli
  • fornitura di sementi e piantine per l’avvio della produzione
  • formazione delle donne responsabili della gestione del perimetro

 I collaboratori della CEU, sulla base della loro esperienza in materia, hanno avuto l’incarico di formare adeguatamente le donne impegnate nel perimetro agricolo e assicureranno, a spese della CEU, un adeguato suivi per il tempo necessario a garantire la presa a carico definitiva della conduzione del perimetro da parte di UFOB.

 

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Acqua potabile per la comunità di Oulampane 3a Fase


  • Finalità progetto

  • Costo totale

  • Beneficiari

  • Sostenuto da

Finalità progetto

Fornire permanentemente acqua potabile di buona qualità a sufficienza al fine di migliorare le condizioni di vita e sanitarie della popolazione, riducendo la mortalità infantile e le malattie gastroenteriche legate al consumo di acqua insalubre. Il progetto mira inoltre alla riduzione della povertà, permettendo alle donne di dedicarsi maggiormente alle attività agricole, evitando perdite di tempo con la ricerca e il trasporto dell’acqua.

Obiettivi dell’Agenda 2030:

Principalmente:

  • Obiettivo 3: Salute e benessere. Garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti, a tutte le età.
  • Obiettivo 6: Acqua pulita e igiene. Garantire la disponibilità e la gestione disponibile di acqua e servizi igienici per tutti.

In parte:

  • Obiettivo 10: Ridurre le disuguaglianze all’interno dei e fra i Paesi

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Il progetto

Il progetto strutturato in diverse fasi ha come obiettivo finale la costruzione di una struttura idrica che permetta di servire la popolazione di 9 villaggi (ca. 4’000 abitanti) della Zona 1 della comunità rurale di Oulampane con acqua potabile di ottima qualità.

La terza fase prevedeva l’estensione della rete idrica per 8’570 m alla quale sono allacciati 124 rubinetti privati e 3 rubinetti comunitari (scuole). Altre 1’452 persone sono servite dalla rete idrica.

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Acqua potabile per la comunità di Oulampane 2a Fase e rafforzamento degli attori locali per una sostenibilità istituzionale


  • Finalità progetto

  • Costo totale

  • Beneficiari

  • Sostenuto da

Finalità progetto

Fornire permanentemente acqua potabile di buona qualità a sufficienza al fine di migliorare le condizioni di vita e sanitarie della popolazione, riducendo la mortalità infantile e le malattie gastroenteriche legate al consumo di acqua insalubre. Il progetto mira inoltre alla riduzione della povertà, permettendo alle donne di dedicarsi maggiormente alle attività agricole, evitando perdite di tempo con la ricerca e il trasporto dell’acqua.

È attiva un’organizzazione locale in grado di promuovere formulare e realizzare progetti finalizzati alla lotta contro la povertà della popolazione rurale della Casamance.

Obiettivi dell’Agenda 2030:

Principalmente:

  • Obiettivo 3: Salute e benessere. Garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti, a tutte le età.
  • Obiettivo 6: Acqua pulita e igiene. Garantire la disponibilità e la gestione disponibile di acqua e servizi igienici per tutti.

In parte:

  • Obiettivo 10: Ridurre le disuguaglianze all’interno dei e fra i Paesi

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Il progetto di estensione della rete idrica

Il progetto strutturato in diverse fasi ha come obiettivo finale la costruzione di una struttura idrica che permetta di servire la popolazione di 9 villaggi (ca. 4’000 abitanti) della Zona 1 della comunità rurale di Oulampane con acqua potabile di ottima qualità.

La seconda fase prevedeva la costruzione di un château d’eau di 20 m di altezza con una capienza per 100 mc di acqua. Una rete idrica di ca. 10’000 m alla quale sono allacciati 150 rubinetti privati 2 rubinetti comunitari (scuola e dispensario) e 3 abbeveratoi per gli animali. Circa 1’600 persone dei tre villaggi (1a e 2a fase) sono serviti dalla rete idrica.

Il progetto di rafforzamento istituzionale

Il progetto di rafforzamento del partner locale non é stato portato a compimento. L’equipe di collaboratori locali malgrado l’esperienza acquisita e vari momenti formativi hai quali hanno partecipato, è ancora debole, soprattutto per quanto riguarda la gestione finanziaria e non ha dimostrato l’intraprendenza sperata.

Il progetto prevedeva, oltre a diversi momenti formativi, anche la costruzione di una sede CEU, che non é mai stata edificata.

Oggi l’equipe locale che si é costituita in un GIE (Groupement  d’intérêt Economique) lavora con la CEU e con altri organizzazioni attive nella cooperazione allo sviluppo.

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Acqua potabile per la comunità di Oulampane 1a Fase


  • Finalità progetto

  • Costo totale

  • Beneficiari

  • Sostenuto da

Finalità progetto

Fornire permanentemente acqua potabile di buona qualità a sufficienza al fine di migliorare le condizioni di vita e sanitarie della popolazione, riducendo la mortalità infantile e le malattie gastroenteriche legate al consumo di acqua insalubre. Il progetto mira inoltre alla riduzione della povertà, permettendo alle donne di dedicarsi maggiormente alle attività agricole, evitando perdite di tempo con la ricerca e il trasporto dell’acqua.

Obiettivi dell’Agenda 2030:

Principalmente:

  • Obiettivo 3: Salute e benessere. Garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti, a tutte le età.
  • Obiettivo 6: Acqua pulita e igiene. Garantire la disponibilità e la gestione disponibile di acqua e servizi igienici per tutti.

In parte:

  • Obiettivo 10: Ridurre le disuguaglianze all’interno dei e fra i Paesi

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Il progetto

Il progetto strutturato in diverse fasi ha come obiettivo finale la costruzione di una struttura idrica che permetta di servire la popolazione di 9 villaggi (ca. 4’000 abitanti) della Zona 1 della comunità rurale di Oulampane con acqua potabile di ottima qualità.

La prima fase del progetto prevedeva la costruzione di un pozzo di 150 metri di profondità e l’installazione di una pompa ad immersione alimentata con dei pannelli fotovoltaici in grado di pompare acqua a sufficienza per coprire il fabbisogno globale finale del progetto. Un serbatoio sospeso con una capacità di 5 mc é stato posato. La rete idrica di circa 2’000 m ha permesso di servire 21 rubinetti domiciliari per una popolazione di 384 persone.

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