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IN CORSO: Progetti bio-agricoli nella Bassa Casamance

Villaggi di Mlomp (due quartieri), Diouloulou, Djikesse e Silinkine. Marzo 2022-Novembre 2024 (vd cerchi sulla mappa)

La Casamance conosce da tempo emergenze alle quali lo Stato senegalese e le popolazioni non riescono a far fronte: il cambiamento climatico che comporta, tra le altre cose, la progressiva salinizzazione delle risaie esistenti; l’esodo dalle campagne verso le città; l’aumento dei costi delle materie prime e degli alimenti in conseguenza della guerra in Ucraina. Intervenire in ambito agricolo mediante progetti sostenibili costituisce una risposta indispensabile alle sfide odierne.

In quasi quarant’anni di presenza in varie zone della Casamance, la CEU ha operato inizialmente nel campo scolastico e sanitario, ampliando a partire dal 1999 il suo campo d’intervento con progetti agricoli nel settore ortofrutticolo e su precise richieste della popolazione avanzate soprattutto da gruppi di donne.

Sulla base dell’esperienza maturata, la CEU ha accolto la proposta riguardante la promozione di progetti bio-agricoli in 6 villaggi della Bassa Casamance.

Finalità progetto

Progetto finalizzato al miglioramento della situazione socio-economica dei villaggi con la creazione di perimetri agricoli per la produzione biologica di prodotti ortofrutticoli.

Costo totale

CHF 212’310.-

Beneficiari

Popolazione di 6 o più villaggi della Bassa Casamance (ca.9’000 persone) , rappresentate generalmente da gruppi di donne. Gli abitanti dei villaggi potranno beneficiare dell’indotto derivante dalla vendita dei prodotti. Il perimetro agricolo offrirà inoltre lavoro ad una parte degli abitanti.

Sostenuto da

Associazione Amici di Padre Mantovani, Cantone Ticino, comune di Collina d’Oro, Azienda Multiservizi Bellinzona (AMB), Aziende industriali di Lugano (AIL), Fondazione ADIUVARE, FOSIT con il fondo federale della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC)

Finalità progetto

Oltre a migliorare le condizioni di vita della popolazione locale, il progetto contribuirà direttamente e indirettamente alla conservazione delle risorse naturali nell’area d’insediamento. L’utilizzo di una fonte di energia pulita si accompagna infatti alla scelta di non utilizzare fertilizzanti chimici, optando per la produzione biologica.

Il progetto contribuirà inoltre, oltre che a contrastare l’insicurezza alimentare e l’ampliamento della dieta alimentare, a migliorare le condizioni di lavoro delle donne e dei giovani dei villaggi. Generando reddito, questi due gruppi vulnerabili rafforzeranno la loro posizione sociale nelle famiglie, frenando l’esodo rurale.

Oltre ad essere luogo di lavoro, un perimetro è anche un luogo di aggregazione e di scambio sociale che può rafforzare la dinamica comunitaria favorendo lo sviluppo ed il rafforzamento del ruolo della donna nell’economia locale.

Obiettivi dell’Agenda 2030:

Principalmente:

  • Obiettivo 2: porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare l’alimentazione e promuovere l’agricoltura sostenibile

Parzialmente:

  • Obiettivo 1: Sradicare la povertà in tutte le sue forme e ovunque nel mondo
  • Obiettivo 5: raggiungere l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di donne e ragazze
  • Obiettivo 12: garantire modelli di consumo e produzione sostenibili

www.unric.org/it/agenda-2030


SILINKINE

Il progetto bio-agricolo ha esordito a Silinkine
(giugno 2022 – marzo 2023)

Silinkine è il primo tassello del progetto nel quale la CEU ha deciso di investire le proprie energie per i prossimi anni. I buoni rapporti con la popolazione del villaggio, stabiliti in precedenza con la realizzazione di altri progetti, in particolar modo la scuola dell’infanzia, offrivono buone garanzie di collaborazione.
La CEU ha così potuto sottoscrivere un rapporto di collaborazione con l’Association Villageoise de Silinkine con l’obiettivo di sfruttare un terreno agricolo di 4 ettari.

E’ ormai operativo da alcuni mesi:

Nel mese di novembre 2023 i 124 membri dell’Association Villageoise de Silinkine, in maggioranza donne, hanno iniziato a sfruttare l’enorme terreno agricolo (equivalenti a sei campi di calcio) che la CEU ha attrezzato mediante la posa di una recinzione metallica di 900 metri lineari, lo scavo di un pozzo di 21 metri di profondità, la posa di una pompa alimentata da sei pannelli solari di 260 Watts ciascuno e di due serbatoi sopraelevati di 2’000 litri, la costruzione di nove bacini di stoccaggio dell’acqua e l’allacciamento di nove rubinetti i a una canalizzazione di 850 metri, la fornitura di sementi e di attrezzature per l’irrigazione manuale. Il perimetro è stato suddiviso in due parti distinte: una destinata alla produzione biologica di ortaggi, l’altra all’arboricoltura. Il tutto senza l’uso di fertilizzanti chimici.

Una formazione bio-agricola e l’accompagnamento degli attori locali completerà il progetto.


Aggiornamento aprile 2024

Il recente sopralluogo a Silinkine ha confermato il pieno successo dell’iniziativa. Qui siamo partiti da zero: una superficie di quattro ettari è stata dapprima recintata e poi dissodata. Rispetto allo scorso anno, l’area che le donne attive sul perimetro hanno iniziato a lavorare è stata notevolmente ampliata. Vi coltivano cipolle, bissap, angurie, cavoli, peperoncini, diakatou, patate, gombo e pomodori. Prodotti che vengono in buona parte immessi nei mercati locali oppure venduti direttamente dalle produttrici ad acquirenti che si recano sul terreno. Contrariamente a quanto avviene in Europa, dove i prodotti biologici hanno ancora costi superiori a quelli ottenuti facendo ricorso a concimi e ad antiparassitari chimici, in Senegal non ci sono differenze di prezzo. Gli ortaggi bio sono perciò molto più concorrenziali e ricercati dai consumatori soprattutto perché si conservano più a lungo.

Aggiornamento marzo 2025

Il 17.3.2025 abbiamo visitato il perimetro di 4ha.
Questo è un perimetro concluso e funzionante con il sistema dei bacini idrici anche se rispetto alla visitato di terreno del 2024 sembra attualemente sfruttato solo parzialmente in ragione forse del sovvradimensionamento del perimtero (4 ettari). Ciononostante abbiamo potuto osservare coltivazioni in corso di cipolle, angurie, peperoncini, diakatou e altri legumi (vd galleria fotos)

DJIKESSE

Il progetto bio-agricolo a Djikesse prima dei lavori
(situazione febbraio 2023)

Il progetto bio-agricolo prosegue a Djikesse.

Aggiornamento ad aprile 2024

A Djikesse la CEU è in un certo senso vittima della bontà del progetto e dell’interesse che questo ha suscitato presso la comunità. Dopo aver scavato un nuovo pozzo e installato una pompa alimentata da un impianto solare, si è infatti assistito a un notevole aumento di donne che hanno chiesto di poter coltivare una porzione di terreno. Ciò ha determinato un aumento considerevole del consumo d’acqua. La capacità del pozzo si è presto rivelata insufficiente a soddisfare le nuove esigenze, obbligando la CEU a correre immediatamente ai ripari con l’inserzione nel pozzo esistente di una “pointe filtrante” che permette di attingere l’acqua ad una profondità maggiore.

Aggiornamento a marzo 2025

E’ stato rafforzato il supporto per la cisterna e creato un magazzino sotto il manufatto.
Le donne sono sempre molto attive e le coltivazioni sono rigogliose nonostante l’acqua pompata nei rubinetti sia insufficiente (mancanza sia di pressione che di quantità).
Si nota l’assenza di canne dell’acqua perché le donne preferiscono l’utilizzo degli annaffiatoi attingendo l’acqua direttamente dai rubinetti.
Viene dunque deciso l’acquisto e l’installazione di un secondo serbatoio di 5’000 litri che necessiterà la costruzione di un supporto metallico per sostenerlo. Il tutto verrà realizzato entro fine aprile e sarà completato dall’inserimento nel pozzo di una pointe filtrante che permetterà di pompare acqua più in profondità (come già deciso nel 2024 ma non attuato).

MLOMP HASSOUKA

Il progetto bio-agricolo inizia anche a Mlomp Hassouka

LAVORI PREVISTI:
– Riabilitazione del vecchio pozzo.
– Riabilitazione di un deposito per attrezzi
– Installazione di una recinzione in rete metallica di
   lunghezza 664 metri sostenuta da pali in ferro angolari.
– Fornitura e installazione di un kit solare completo.
– Installazione di un sistema di irrigazione a rubinetto.
– Acquisto e installazione di un serbatoio d’acqua da
   5.000 litri.
– Costruzione di un supporto per il serbatoio.
– Acquisto di sementi, fertilizzanti organici e piccole
   attrezzature per l’irrigazione e la manutenzione.
– Formazione per i produttori.

ATTREZZATURE FORNITE: carriole, zappe, pale rotonde e quadrate, zappe, rastrelli, forche, bilance, spruzzatori, una partita di vasi e bustine di semi.

DISTRIBUZIONE DELL’ACQUA:
– Una rete di irrigazione (tubature), costituita da linee
   distanti 20 metri l’una dall’altra.
– Punti d’acqua con due rubinetti per punto, distanti 10
   metri l’uno dell’altro sulle linee.

Nell’ambito di questo progetto era previsto il ripristino del pozzo esistente. Tuttavia, a causa delle condizioni riscontrate sul campo durante i lavori di riabilitazione del pozzo, è stato deciso di scavarne uno nuovo in quanto il vecchio era in avanzato stato di deterioramento con un reale rischio di crollo.

Aggiornamento a marzo 2025

Il perimetro di 2ha è stato visitato il 20.3.2025. Il perimetro è dotato di un nuovo pozzo con pointe filtrante e di un serbatoio di 5’000 litri piazzato a 4m di altezza. L’acqua arriva in tutti i rubinetti, con una buona pressione durante il giorno (dalle 9:00 alle 18:00 circa). Ciononostante è stato deciso di aggiungere un secondo serbatoio che potrà essere riempito in maniera alternata in modo tale da evitare problemi di attesa per l’erogazione dell’acqua.

MLOMP KANDIANKA

L’atletica discesa dello scavatore nel pozzo (video)

…e poco dopo a Mlomp Kandianka

Aggiornamento a marzo 2025

Il perimetro è rigoglioso. Le donne sono motivate.
Nonostante fossero previste le irrigazioni delle coltivazioni tramite le canne dell’acqua, viene fatto grande uso anche di secchi e innaffiatoi. Ci si rende conto in effetti che le donne preferiscono il sistema dei bacini idrici dai quali attingere l’acqua con gli inaffiaitoi, in ragione della maggior velocità con la quale si riempiono e la minor manutenzione che necessitano.

DIOULOULOU

…a Diouloulou i lavori sono iniziati nella seconda meta del 2024

…e durante la visita del comitato della CEU nel marzo 2025 si é potuto verificare la presenza di un pozzo nuovo costruito all’interno del perimetro e in cui sarà inserito ad aprile -quando la falda sarà più bassa- la pointe filtrante di 12m che permetterà di attingere l’acqua piu in profondita nella falsa freatica. E’ pure stato costruito un supporto in calcestruzzo per i 4 serbatoi.
Al momento della visita si stava scavando le trincee per la posa delle tubazioni. E’ previsto che per fine aprile saranno installati per erogare l’acqua, 196 rubinetti distribuiti su tutta l’area del perimetro.
Si prevede di utilizzare per quest’anno 2ha per la risicoltura nel periodo delle pioggie (hivernage), da alternare con orti e una parte per le piante di arancio e di mango. A partire dai prossimi anni 1.5ha potrebbero essere dedicati alla coltivazione della palma da olio e banani.

In occasione della visita della delegazione è stato fatto notare che non si è potuto sradicare le radici degli alberi sul perimetro per mancanza di atrezzi mecanicci all’uopo. La CEU ha quindi deciso di finanziare la locazione di un ruspa apripista per dissodare il terreno (vd video).

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